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Non profit e internazionalità: intervista a Nadia Paleari, Mentor M4U e Innovation & Sustainability Strategist

di Team Editoriale | M4U

Innovation & Sustainability Strategist con un background in Diplomazia culturale e comunicazione politica. Nadia Paleari collabora con istituzioni, enti e aziende, nazionali e internazionali, per lo sviluppo e la gestione delle policy di innovazione e sostenibilità.

Come si articola il tuo lavoro, quali sono i plus di operare in una realtà strettamente legata anche a temi di impatto importanti quali il clima?  

Il mio lavoro è un mix appassionante di ricerca, analisi e collaborazione. Mi immergo nella ricerca e nell'analisi dei contesti aziendali e delle istituzioni, cercando di comprendere a fondo le sfide e le opportunità legate all'innovazione e alla sostenibilità. È un processo affascinante che mi consente di ottenere una visione chiara del panorama e individuare le strategie più efficaci da seguire. In una seconda fase, collaboro con i team interni e gli stakeholder esterni per sviluppare strategie e piani d'azione personalizzati che incorporano coerentemente i principi ESG (Environment - Social - Governance), gli obiettivi dell'Agenda 2030 (SDGs) e il quadro normativo internazionale, europeo e nazionale.

Uno dei vantaggi di operare in un contesto così strettamente legato allo sviluppo sostenibile è la possibilità di contribuire direttamente a una causa globale cruciale. La crisi climatica rappresenta la sfida più urgente per l'umanità e lavorare su iniziative e politiche volte a mitigare i suoi effetti mi permette di avere un impatto significativo, mettendo a frutto le mie competenze e conoscenze, con la consapevolezza di lavorare per contribuire attivamente alla costruzione di un futuro sostenibile per le generazioni future.

Un altro plus è sicuramente l’opportunità di lavorare fianco a fianco con professionisti ed esperti che condividono la mia passione e determinazione nel contrastare la crisi climatica: la condivisione di conoscenze, l'apprendimento continuo e l'ampliamento della mia esperienza attraverso questa rete di persone sono aspetti che apprezzo enormemente.

Inoltre, la possibilità di collaborare con organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite e l'Unione Europea aggiunge ulteriore valore al mio lavoro. Attraverso questa collaborazione, posso lavorare su policy e strategie, traducendo le idee in azioni concrete e positive per la società e l'ambiente, diventando parte attiva del cambiamento.

Infatti, sapere che le mie azioni possono fare la differenza e che sto contribuendo a un cambiamento reale e duraturo è il vero valore aggiunto della mia professione, mi dà una gratificazione che va ben oltre il lavoro stesso!

Le tue esperienze pregresse sono caratterizzate dal fatto di esserti relazionata con ambienti internazionali e di stampo innovativo: quali sono le peculiarità di questi contesti ti affascinano e motivano?

Le mie esperienze precedenti mi hanno portato in contesti internazionali e innovativi, e ciò che più mi affascina di queste esperienze è la possibilità di creare connessioni e trasformare le idee in azioni concrete. 

Oltre al mio ruolo come strategist specializzata nello sviluppo di policy di innovazione e sostenibilità, ho infatti anche l'opportunità di essere Mentor per startup. Questa esperienza mi ha aperto gli occhi sul mondo dell'innovazione e mi ha dimostrato come anche un po' di freschezza possa portare venti di cambiamento anche nei contesti più istituzionali. Credo fortemente che per affrontare le sfide complesse che ci troviamo di fronte, sia essenziale adottare nuovi approcci e mentalità innovative. 

Porto quindi quello che viene spesso definito “un approccio startupparo” (dinamico, impact-driven e intraprendente), all’interno del mio ruolo come NGO observer accreditato presso l'UNFCCC, la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. In questa posizione, che mi conferisce una responsabilità tangibile nella lotta contro i cambiamenti climatici, porto un forte elemento di proattività e co-progettazione, ponendomi spesso come "ponte" tra istituzioni, innovazione e società civile. Credo fermamente nell'importanza di connettere queste realtà e creare un terreno fertile in cui progetti, azioni, iniziative ed eventi multistakeholder possano svilupparsi, seguendo i principi dell'Agenda 2030, in particolare l'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 17 (l’ultimo SDGs, quello che sottolinea l’importanza delle partnership e delle collaborazioni tra più enti per il raggiungimento dell’Agenda 2030). 

Questa è la ragione per cui adotto la dinamica "Think global, act local" nella mia professione. Pur sostenendo una prospettiva di sviluppo sostenibile globale, mi concentro sulle azioni concrete a livello locale. Il mio obiettivo è avvicinare e sensibilizzare le persone, anche coloro che non sono esperti o che vivono lontano dai grandi centri urbani, alle questioni legate alla sostenibilità. Voglio che tutti si sentano coinvolti in queste discussioni e siano motivati ad agire, poiché le sfide che affrontiamo riguardano il nostro futuro comune. 

A chi a tuo parere è adatto un percorso nel tuo settore? Oltre alla preparazione più nozionistica e tecnica richiesta, quali sono le soft skills imprescindibili che per lavorare nel tuo ambito bisogna avere/sviluppare?

Intraprendere un percorso nel mio settore offre l'opportunità di fare una differenza positiva nel mondo, contribuendo alla società e all'ambiente attraverso l'innovazione e la sostenibilità. Oltre alle competenze tecniche e teoriche, ci sono qualità personali che penso siano essenziali per esprimere tutto il proprio potenziale in questo campo. 

Innanzitutto, la capacità di problem-solving è fondamentale. Nel nostro settore, ci troviamo spesso ad affrontare situazioni complesse e impreviste. È necessario essere in grado di analizzare lucidamente queste situazioni, trovare soluzioni innovative e pensare in modo creativo. 

Un altro aspetto fondamentale è la comunicazione. Essere in grado di spiegare le proprie idee in modo chiaro agli altri e creare collaborazioni con persone provenienti da diverse esperienze e interessi è essenziale. Ho avuto l'opportunità di lavorare a stretto contatto con attivisti, rappresentanti aziendali, istituzioni e organizzazioni della società civile, cercando di costruire ponti tra i diversi attori e trasformare idee in azioni concrete. La capacità di ascoltare attentamente e adattare il proprio linguaggio per coinvolgere tutti gli interlocutori è stata determinante nel creare un ambiente di dialogo costruttivo. 

Il lavoro in team è un altro aspetto cruciale. Molte delle sfide che affrontiamo richiedono il coinvolgimento di gruppi di lavoro multidisciplinari. Ho avuto l'opportunità di lavorare con team eterogenei composti da giovani provenienti da diverse parti del mondo. Insieme, abbiamo affrontato sfide legate alla sensibilizzazione dei giovani sui temi dell'Agenda 2030, per coinvolgerli attivamente nella transizione verso un futuro sostenibile. Ognuno di noi portava con sé un bagaglio unico di esperienze e conoscenze e lavorare insieme, ascoltando le idee degli altri e apportando ognuno il proprio contributo, ci ha permesso di raggiungere risultati straordinari. 

La flessibilità è un'altra caratteristica essenziale che ho sviluppato nel corso del mio percorso. Il campo dell'innovazione e della sostenibilità è in continua evoluzione e richiede la capacità di adattarsi rapidamente alle nuove sfide e alle mutevoli circostanze. Ho imparato ad essere aperta al cambiamento, pronta ad abbracciare nuove idee e a modificare la mia visione per affrontare al meglio le sfide che si presentano lungo il cammino. 

Che peso ha, a tuo parere, un’esperienza di volontariato, nella propria crescita professionale e personale? In che modo scegliere dove viverla?

Il volontariato è un'esperienza che apre nuovi orizzonti: non si tratta solo di aggiungere un'attività al tuo curriculum, ma di un'opportunità unica di condividere il tuo tempo, la tua energia e le tue competenze per creare un impatto tangibile. A livello professionale ha un peso significativo perché offre l'opportunità di sviluppare competenze, ampliare le proprie prospettive e creare connessioni preziose. Credo che ogni percorso di volontariato possa essere anche un viaggio di crescita personale, dove scoprire nuove prospettive, superare sfide e sviluppare competenze che vanno ben oltre quelle tecniche. 

Puoi scegliere dove vivere questa esperienza di volontariato come scegli la destinazione di un'avventura. Puoi aiutare la tua comunità locale, essere un punto di riferimento per coloro che ti circondano e fare una differenza tangibile nel tuo ambiente quotidiano. Oppure puoi spingerti oltre i confini, vivendo un'esperienza internazionale che ti farà scoprire nuove culture, lingue e tradizioni, incontrando persone con storie uniche e creando ricordi indelebili. 

Non ci sono regole rigide: puoi dedicarti alla causa che più ti interessa, che si tratti dell'ambiente, dell'educazione, della salute o di altre sfide che la società affronta. L'importante è che ti senta coinvolto in qualcosa che ti appassiona e a cui dedichi volentieri il tuo tempo. 

Una delle cose più importanti è infatti considerare anche l'impegno richiesto. Il volontariato richiede un investimento di tempo, risorse e capacità. Scegli un contesto che ti consenta di dare un contributo significativo, adattandosi alle tue esigenze e obiettivi personali. 

In conclusione, il volontariato rappresenta un'opportunità straordinaria per la crescita personale e professionale. Ti permette di acquisire competenze preziose, ampliare la tua prospettiva e contribuire alla società. Assicurati di scegliere un'esperienza che ti appassiona e ti stimola, investendo il giusto impegno per ottenere risultati significativi. 

Potendo consigliare le/i neo Mentee appena entrati in M4U: quali sono i consigli che ti senti di dare nell’impostare il rapporto con il proprio Mentor?

Ecco alcuni consigli che mi sento di dare alle/i neo Mentee appena entrati in M4U: 

1. Fissa i tuoi obiettivi: prenditi un po' di tempo per riflettere sulle tue aspirazioni e definisci con chiarezza gli obiettivi che desideri raggiungere attraverso il programma di mentoring. Questa chiarezza ti aiuterà a comunicare efficacemente le tue aspettative al tuo Mentore, garantendo una maggiore concentrazione e risultati tangibili 

2. Mostra proattività: non limitarti ad essere un osservatore passivo nel rapporto di mentoring. Sii proattivo/a nell'interagire con il tuo Mentor. Prepara domande stimolanti, suggerisci attività o progetti concreti da sviluppare insieme e dimostra un impegno attivo nella pianificazione delle attività. 

3. Approfitta delle esperienze del tuo Mentor: valorizza le esperienze e le storie condivise dal tuo Mentor. Prendi spunto dai suoi successi e impara dai suoi insuccessi. La sua esperienza può offrire preziose lezioni e ispirazione per il tuo percorso di crescita. 

5. Tieni una mente aperta: sii aperto/a ad affrontare sfide intellettuali e ad esplorare nuove prospettive offerte dal tuo Mentor. Evita di cercare solo conferme delle tue idee, ma permetti al tuo Mentor di sfidare le tue aspettative e ampliare i tuoi orizzonti. Questo ti aiuterà a sviluppare una mentalità aperta e flessibile. 

6. Sfrutta il potenziale di apprendimento continuo: considera il mentoring come un'esperienza di crescita continua, anche al di là del programma formale. Mantieni i contatti con il tuo Mentor anche dopo la conclusione del programma e sfrutta ogni opportunità per continuare a imparare da lui/lei. Questo impegno verso l'apprendimento costante ti permetterà di massimizzare il valore del tuo percorso di mentoring. 

In generale, ricordati che il rapporto di mentoring è un viaggio reciproco di sviluppo e apprendimento. Sfrutta al massimo questa opportunità di crescita personale e professionale! 


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